Sasae-tsurikomi-ashi

– trattenere il piede tirando e sollevando

Sasae-tsurikomi-ashi appartiene al primo gruppo, Dai Ikkyo, del Go kyo del Kodokan Judo e al terzo gruppo (Ashi-waza) del Nage-no-Kata. E’ classificata come tecnica di gamba, Ashi-waza, per il ruolo fondamentale del piede di Tori che va a trattenere la caviglia di Uke.

Questa tecnica trae origine dal Ju-Jitsu e pare che già nel 1893, fosse applicata dal M° Yamashita. 

Il nome di questa tecnica si compone di tre parti: 

  1. SASAE significa “trattenere, bloccare”; 
  2. TSURIKOMI significa “sollevare da sotto”;
  3. ASHI significa “piede, gamba”.

Questa tecnica consiste nel trattenere il piede avanzante di Uke, tirando e sollevando con le braccia.

I principianti possono trovare parecchie affinità fra il Sasae-tsurikomi-ashi e l’Hiza-guruma. In realtà, si tratta di tecniche sostanzialmente diverse: lo squilibrio dell’Hiza-guruma è orizzontale e circolare e il piede di Tori va ad ostacolare il ginocchio di Uke; nel Sasae-tsurikomi-ashi, lo squilibrio formerà un cerchio verticale e il piede di Tori va ad appoggiarsi sul collo del piede di Uke.

Sasae-tsurikomi-ashi

Hiza-guruma

Kuzushi (squilibrio)

La forma base, partendo con la presa (Kumikata) destra, si esegue con Uke che ha la gamba destra avanti (Migi-shizen-tai).

Tori arretra il piede destro, spostandolo a circa 45° verso l’esterno.

Uke sarà squilibrato grazie alla trazione, simultanea, del braccio sinistro di Tori verso la sua anca sinistra e trazione/sollevamento (“tsurikomi”) del suo braccio destro verso di sé. Tori sfrutta a pieno la trazione e il movimento deciso del suo polso destro verso l’alto. 

Questo “tsurikomi” è analogo al movimento di un pescatore che solleva la canna da pesca nell’istante in cui il pesce abbocca.

Tsukuri (adattamento)

In questo momento il peso del corpo di Tori è sulla propria gamba destra, leggermente flessa, liberando così il piede sinistro che appoggerà sul collo del piede destro di Uke, bloccandolo.

Tori manterrà la rotazione delle anche verso sinistra, effettuando una torsione completa che nella fase del Kake, servirà anche a dare energia alla proiezione, che sarà di grande ampiezza.

Kake (proiezione)

Il kake consiste nell’accentuare lo squilibrio di Uke in avanti e a destra mediante la trazione coniugata e continua delle due braccia (il destro che tira e solleva, il sinistro che tira verso l’anca sinistra di Tori). 

Durante il kake, Tori ruoterà il corpo verso sinistra e se la tecnica è ben riuscita Uke farà una Mae-mawari-ukemi.

Attenzione

  • Tori nella rotazione del busto, non deve restare troppo di fronte a Uke, neanche alla fine del kake; altrimenti Uke si appoggerebbe sul corpo di Tori e non cadrebbe, o peggio gli cadrebbe addosso.
  • Tori deve evitare di spingere la caviglia di Uke indietro; si tratta di mantenerla (fermamente) al suo posto, come se inciampasse in un ostacolo basso.

Come già espresso in precedenza questa tecnica fa parte anche del Nage-no-Kata:

Anche se semplice all’apparenza, rimane un tecnica molto efficace:

Bibliografia:

Uki-goshi

E’ una delle tecniche più importanti dell’intero Gokyo poiché è stata la  Tokui-Waza (tecnica preferita) del maestro Jigoro Kano, inoltre è anche l’unica tecnica del Nage-no-Kata ad essere eseguita prima a sinistra e poi a destra.

Il suo nome si traduce letteralmente come “anca fluttuante”, infatti questa tecnica è caratterizzata da un uso prevalente dell’anca.

Per svolgere questa tecnica è necessario: 1) Squilibrare in avanti il corpo del nostro uke; 2)Tori posiziona il suo piede destro all’interno di quelli di Uke e contemporaneamente tira la manica destra verso sinistra; 3) il braccio destro di Tori viene portato sotto il braccio sinistro di Uke, posizionando la mano sulla cintura dell’avversario in posizione centrale; 4)nella fase di Kake (proiezione), viene continuato il movimento rotatorio della gamba sinistra portando l’anca all’altezza dell’addome di Uke.

In questa tecnica è molto importante un contatto continuo fra la manica di Uke e il corpo di Tori e fra il busto dei due judoka.

Bibliografia:
Judo San Sepolcro

Hiza-guruma

ruota al ginocchio

Hiza Guruma è la seconda tecnica di proiezione del Dai Ikkyo, il primo dei 5 gruppi del Go kyo ed è classificata come tecnica di gamba (Ashi Waza).

Si traduce con “ruota sul ginocchio” o “ginocchio avvolto”. Richiede un ottimo controllo dell’avversario e un po’ più di energia di De Ashi Harai, senza tuttavia fare appello ad una forza eccessiva. 

Questa tecnica consiste nel far perdere l’equilibrio ad Uke in avanti e a lato impedendogli di avanzare, bloccando, ad esempio, il suo ginocchio destro con il piede sinistro di Tori. Uke allora, ruoterà in avanti e al di sopra del suo ginocchio bloccato, come se avesse urtato una barriera.

Kuzushi (squilibrio)

La forma base, in presa (Kumikata) destra, si esegue con Uke che ha la gamba sinistra avanti (Hidari-shizen-tai).

Tori squilibra Uke tirandolo avanti e a destra con la propria mano sinistra alla sua manica destra (Hikité). L’azione della mano destra di Tori consiste nell’aiutare lo squilibrio della mano sinistra, con il braccio flesso.

Tsukuri (adattamento)

Uke una volta squilibrato, avanzerà col piede destro (per evitare di cadere). Contemporaneamente Tori dovrà ruotare il suo piede destro con la punta verso il tallone destro di Uke. La pianta del piede sinistro di Tori, invece, andrà a bloccare il ginocchio destro di Uke, impedendogli così di avanzare ed appoggiarsi sulla gamba destra. 

La gamba sinistra di Tori è distesa o leggermente flessa, mentre egli si mantiene in equilibrio sulla gamba d’appoggio leggermente piegata.

La trazione delle braccia è accompagnata dalla rotazione del busto di Tori nella direzione di squilibrio.

Kake (proiezione)

Nella caduta Tori, mediante la trazione della mano sinistra verso l’anca ed una spinta esterna del braccio destro sulla spalla sinistra di Uke, provocherà una vera e propria torsione del tronco di Uke durante la caduta.

Attenzione: evitate di chinare il corpo in avanti, poiché perdereste tutta la vostra forza: bloccate gli addominali e mantenete il busto eretto.

Come ogni tecnica, può essere eseguita in varie direzioni: ad esempio su reazione di Uke, che condotto all’indietro si blocca e spinge avanti.

Nonostante sia considerata una delle prime tecniche imparate dall’allievo judoka, rimane molto utilizzata anche in competizioni ad alto livello.

Bibliografia:

De-ashi-harai

– spazzare il piede che avanza

De-ashi-harai è una delle spazzate di base del judo ed è considerato anche il metodo esterno per spazzare il piede dell’avversario.

Essa è la prima delle 8 tecniche del Dai Ikkyo (il primo dei 5 gruppi del Go kyo) e fa parte del gruppo degli Ashi-waza per l’uso prevalente delle gambe.

La tecnica consiste nello spazzare la gamba avanzata di Uke prima che tocchi terra, con un movimento veloce del piede di Tori associato a quello delle braccia. Infatti la traduzione del nome della tecnica è “spazzata sulla gamba (piede) avanzata”.

Tsukuri (adattamento)

La forma base si esegue, in guardia destra e Kumikata fondamentali, con Uke che fa un passo avanti col piede sinistro mentre Tori indietreggia col piede destro, mettendolo in asse dietro al proprio piede sinistro. 

Kuzushi (squilibrio)

Uke fa un passo avanti col piede destro e Tori dovrà essere abile nel prendere il giusto tempismo per spazzargli col piede sinistro il suo piede destro, nel momento in cui lo sta per appoggiare e quindi sta spostando il suo peso in avanti.

Attenzione: il piede di Tori che spazza va a colpire il malleolo di Uke con la pianta del piede; differentemente ci si potrebbe far male.

La mano sinistra di Tori si muove in contrapposizione al piede e porta il braccio destro di uke diagonalmente verso il basso

Kake (proiezione)

Uke cadrà orizzontale di fronte a Tori.

Come la maggior parte delle tecniche di base, Deashi Harai può avere più varianti e può essere eseguito in varie direzioni.

Bibliografia:

Yoko-sutemi-waza

– tecniche di sacrificio cadendo di lato

  • Yoko-otoshi (Caduta laterale)
  • Tani-otoshi (Caduta nella valle)
  • Hane-makikomi (Avvolgimento ad ala)
  • Soto-makikomi (Avvolgimento esterno)
  • Uchi-makikomi (Avvolgimento all’interno)
  • Uki-waza (Tecnica fluttante)
  • Yoko-wakare (Separazione di fianco)
  • Yoko-guruma (Ruota laterale)
  • Yoko-gake (Agganciamento laterale)
  • Daki-wakare (Abbraccio e separazione)
  • Osoto-makikomi Grande avvolgimento esterno)
  • Uchi-mata-makikomi (Avvolgimento con falciata interna della gamba)
  • Harai-makikomi (Avvolgimento spazzando)
  • Ko-uchi-makikomi (Piccolo avvolgimento nterno)
  • Kani-basami (tecnica proibita in gara)
  • Kawazu-gake (tecnica proibita in gara)

Le tecniche di Yoko-sutemi-waza rientrano nel gruppo dei Sutemi-waza; sono dette anche tecniche di sacrificio perché tori per eseguirle deve sacrificare il proprio equilibrio e col proprio corpo prendere appoggio a terra per proiettare uke; in questo caso terminando l’azione appoggiato o in ponte, sul proprio fianco. Da qui la denominazione “Tecniche di sacrificio

Nel tempo molte proiezioni hanno modificato la loro forma originale inserendo la dinamica dei Makikomi per dare maggiore incisività alla tecnica.
Proiettare in Makikomi è esteso, in particolare dagli agonisti, a molte tecniche di lancio, dove Tori controllando Uke e tenendolo vicino, ruota andando a terra aiutandosi con il peso del corpo.


In merito alla loro classificazione ci sono diversi atteggiamenti;
Molti insegnanti sostengono che vi sia una classificazione comprendente solo i Makikomi. In Giappone c’erano discordanze tra le scuole, alcune li inserirono in un gruppo a sè, altre li collocarono nei Te-Waza, ma già nel 1° Go-Kyo del 1895 il M° Jigoro Kano aveva inserito Soto-Makikomi tra gli Yoko-Sutemi-Waza; poi tutte le scuole hanno concordato per la loro collocazione in questo gruppo.


MAKI = AVVOLGIMENTO A SPIRALE VERSO IL BASSO
KOMI = CONTRO DI SE, DA SOTTO
Caratteristica della tecnica

  • FORTE CONTATTO TRA TORI E UKE
  • AVVOLGERE A SPIRALE
  • USO DELLA MASSA CORPOREA PER TRASCINARE A TERRA

Come si può notare anche dal filmato seguente, le tecniche di makikomi sono comprese in questo gruppo.

Nel filmato che segue vengono riproposti lanci di Yoko-sutemi-waza eseguiti con diverse opportunità. Viene inoltre messo in risalto che a volte basta cambiare direzione di lancio e seppur con adattamenti simili, la tecnica cambia il proprio nome.

Bibliografia: Bisi Budo, MercuRyu,

Ashi-waza

– tecniche di gamba

Il termine Ashi-waza indica un gruppo del Nage-waza (proiezioni eseguite dalla posizione eretta), contenente le tecniche che richiedono un uso prevalente delle gambe.

Queste tecniche possono comprendere:

  • spazzate: movimento che va a togliere il piede dell’avversario prima che questo tocchi terra (es. De-ashi-harai); 
  • falciate: movimenti secchi e decisi che sradicano il piede di Uke da terra (es. O-soto-gari);
  • agganci: movimenti che avvolgono il piede o la gamba di Uke per raccoglierlo (es. Ko-soto-gake);
  • bloccaggi: movimenti che trattengono una parte del corpo di Uke (es. Sasae-tsurikomi-ashi).

Sono, a mio parere, alcune delle tecniche più rappresentative del Judo perché molte di esse non richiedono una particolare forza o prestanza fisica, ma semplicemente tempismo e coordinazione braccia-gambe per sfruttare al meglio la forza dell’avversario (seguendo così, un principio di Jigoro Kano:“Massima efficacia, minimo sforzo”).

  • De-ashi-harai (spazzare il piede che avanza)
  • Hiza-guruma (ruota al ginocchio)
  • Sasae-tsurikomi-ashi (trattenere il piede tirando e sollevando)
  • O-soto-gari (grande falciata esterna)
  • O-uchi-gari (grande falciata interna)
  • Ko-soto-gari (piccola falciata esterna)
  • Ko-uchi-gari (piccola falciata interna)
  • Okuri-ashi-harai (spazzare entrambi i piedi)
  • Uchi-mata (interno di coscia)
  • Ko-soto-gake (piccolo agganciamento esterno)
  • Ashi-guruma (routa sulla gamba)
  • Harai Tsurikomi-ashi
  • O-guruma
  • O-soto-guruma
  • O-soto-otoshi
  • Tsubame-gaeshi
  • O-soto-gaeshi
  • O-Uchi-gaeshi
  • Hane-goshi-gaeshi
  • Harai-goshi-gaeshi
  • Uchi-mata-gaeschi

Bibliografia:
– Kodokan Judo Institute – Ashi-waza: http://kodokanjudoinstitute.org/en/waza/list/#a1-4

Koshi-waza

– tecniche di anca

  • Uki-goshi (colpo d’anca flottante)
  • O-goshi (gran colpo d’anca)
  • Koshi-guruma
  • Tsurikomi-goshi (colpo d’anca tirando e sollevando)
  • Sode-tsurikomi-goshi
  • Harai-goshi (falciare con l’anca)
  • Tsuri-goshi
  • Hane-goshi (anca saltata)
  • Utsuri-goshi (colpo d’anca in contromossa)
  • Ushiro-goshi (colpo d’anca all’indietro)

Bibliografia:
– Kodokan Judo Institude – Koshi-waza: http://kodokanjudoinstitute.org/en/waza/list/#a1-3

Te-Waza

– tecniche di braccio e mano

Le Te-waza appartengono al gruppo delle Nage-waza e sono eseguite principalmente usando le mani e le braccia per lanciare l’avversario.

É comunque importante una posizione eretta e un forte squilibrio per disturbare l’avversario.
Queste tecniche sono alla portata anche di un avversario più piccolo, che riesce a lanciare un avversario di grandi dimensioni.

Bibliografia:
– Kodokan Judo Institude – Te-waza: http://kodokanjudoinstitute.org/en/waza/list/#a1-2