M° Sauro Tontini

Riconoscimenti e titoli:
4° Dan di Judo
1° Dan di Ju-Jitsu

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Intervista del 23/01/2020: Sauro, per piacere parlaci della tua passione per il Tuo Judo.

Non è facile parlare di se stessi, soprattutto quando non si è abituati a scrivere.

La mia carriera judoistica iniziò a circa 11-12 anni, assistendo ad alcune lezioni di Judo al Palazzo del Turismo di Riccione, dove conobbi il mio primo Maestro L. Saporoso;  ne parlai con mio padre  che mi iscrisse ai corsi dell’ancora non tanto conosciuto Judo.

Per un breve periodo frequentai i corsi con i ragazzi della mia età e dopo un anno passai con i ragazzi più grandi ed adulti: furono botte da orbi, anche perché non sono mai stato un gigante.

L’esordio alle competizioni è un ricordo indelebile: una trasferta a Viareggio, senza genitori, solo con il mio Maestro; combattevo con il limite di kg. 60, al primo anno della categoria “Speranze” (ora Cadetti); due combattimenti, uno perso ed uno inconsapevolmente vinto: forse il mio avversario era più emozionato di me, ma nonostante l’inattesa vittoria rimasi fuori dal podio.

Il miglior risultato agonistico, sempre nella categoria Speranze, fu all’ultimo anno, a 17-18 anni, durante la qualificazione alla finale Trofeo Nazionale dei 4 Mari (paragonabile all’attuale Campionato Nazionale di categoria Fijlkam): la trasferta fu a Udine, accompagnato solo dal Dott. Cortellini e da suo figlio (che l’anno prima vinse il prestigioso Trofeo nella propria categoria); conquistai un secondo posto, dopo una bella gara, vincendo un paio di combattimenti a terra con strangolamento e leva articolare e perdendo la finale per giudizio arbitrale.

Questo risultato mi permise di partecipare alla finale di San Remo in Liguria ed in quella occasione conobbi il Maestro Zaccaria Romagnoli (originario di Pesaro) al quale feci una buona impressione ed essendo senza coach a seguito, venne volentieri a bordo tatami a darmi le dritte del caso: la sua esperienza era nota, anche perché fu il primo Maestro del due volte olimpionico Juri Fazi.

Partito per San Remo, come alla qualificazione accompagnato solo da un amico (allora cintura arancione), dopo 12 ore di treno ed una dormita in una pensione di quart’ordine, finalmente arrivammo in sede di gara; ancora una volta il buon Zaccaria Romagnoli ebbe la bontà di assistermi a bordo tatami: dopo un passaggio di turno, una vittoria e due sconfitte con l’amaro in bocca per il quinto posto raggiunto, tornai a casa dopo altre 12-14 ore di treno. (Il Judo richiedeva e richiede tutt’oggi sacrifici, non solo sul tatami !, ndr)

Così proseguí per anni la mia vita agonistica: gare regionali vinte e perse, diverse qualificazioni ai P.O. e/o Finali Nazionali a Roma, da dove, puntualmente, tornavo a casa con rarissime vittorie e soventi sconfitte: se non altro si visitava con gli amici la città, sempre bellissima.

In quel periodo il nostro Maestro cominciò sempre più a limitare i suoi impegni da Istruttore e quindi iniziò a delegarmi alcune attività relative all’insegnamento: fui mandando a Cattolica dove il Maestro gestiva un’altra palestra e mi fu chiesto di subentrare al suo posto all’Istituto San Pellegrino, dove erano previsti corsi di Judo destinati agli studenti. All’epoca, il maestro ed io ci interessammo alle procedure per l’acquisizione della Cintura Nera e, successivamente, per intraprendere il percorso che ci avrebbe portati alla qualifica da Istruttore; le nostre ricerche, che compresero anche il colloquio con alcuni dirigenti della Federazione, portarono inequivocabilmente ad un percorso da svolgersi presso l’Accademia a Roma, dove si dovevano frequentare lezioni ed allenamenti quotidianamente per un mese intero, per di più in estate, pagando una iscrizione piuttosto onerosa e dotandosi di vestiario consono ad un’Accademia (2 abiti completi, cravatta, scarpe, calzini ecc …): purtroppo per me, che dovevo lavorare per guadagnarmi da vivere, era una soluzione improponibile.

Correva l’anno 1978, un anno molto importante per me: il Maestro Saporoso se ne andò da Riccione in modo non proprio onorevole, mentre io ed i miei amici Maurizio e Natale, impossibilitati a frequentare i corsi della Federazione, decidemmo di cogliere l’occasione di “ARCI-UISP  Lega Arti Marziali” (ora “Lega Discipline Orientali”) che nel frattempo aveva istituito i corsi per Cintura Nera di Judo: le lezioni erano itineranti, svolte durante i fine settimana, in varie palestre dell’Emilia Romagna.
Dopo lungo penare e viaggiare, avendo partecipato allo Stage Nazionale Tecnico di Judo nella Palestra Le Cupole di Torino nei giorni  8, 9 e 10 dicembre 1978, a termine dell’ultimo giorno di stage, al cospetto del Maestro Tadashi Koike (7° Dan, inviato speciale dal Kodokan di Tokio e dalla Commissione Tecnica Nazionale), fui esaminato e promosso Cintura Nera 1° Dan con delega all’insegnamento, proprio come gli amici di allenamento e palestra Maurizio e Natale.

Quel giorno, assieme agli amici di sempre Maurizio e Natale, segnò l’inizio ufficiale dell’attività di insegnamento: ben presto costituimmo la nuova Associazione Sortiva “Centro Kiai” di Riccione e Cattolica, e l’attività di corsi ed allenamenti cominciò nelle due città.

Analogamente, allenandomi, provando e riprovando i vari programmi per passaggio di Dan, dopo aver tenuto corsi ed allenamenti ai nostri associati, girando tutta l’Emilia Romagna e buona parte d’Italia, partecipando a lezioni, corsi e stages con il Maestro T. Koike, con la Commissione Tecnica Nazionale UISP ed altri valenti Judocas Italiani e stranieri
Maestro M. Takata (chiamato anche “Mister Hane Goshi”)
Maestro Vladimir Njerzorov (Campione Olimpico, Mondiale e di Sambo)
Maestro Astacov (Responsabile della Nazionle Russa Juniores)
e tantissimi altri Mastri di alto livello, l’8 dicembre 1980 a Udine il passaggio a 2° Dan.

Nel Novembre del 1983  durante Stage Tecnico Agonistico a Riccione esame per la qualifica ufficiale di Istruttore.

Nell’aprile del 1991 ebbi modo di conseguire il 3° Dan, ancora una volta durante lo Stage di Riccione, ovviamente organizzato dalla nostra Associazione (sempre assieme agli amici Maurizio e Natale)

Nel maggio del 1999 arrivò anche il 4° Dan, il mio ultimo (per il momento, ndr), per quanto riguarda il Judo.

Nel medesimo anno e più precisamente il 6 giugno 1999 dopo aver partecipato a diversi corsi e Stages di Ju-Jutsu negli anni precedenti, sostenni l’esame in questa disciplina con esito positivo ed ottenni la Cintura Nera 1° Dan Ju-Jutsu con qualifica di Istruttore.

Ultima, cronologicamente, è l’acquisizione della qualifica di insegnante di Sicurezza e Difesa Personale durante lo Stage a Modena dell’ottobre 2012.

Come predetto nel 1978 con i soliti amici Maurizio e Natale si costituì l’Associazione Sportiva CENTRO KIAI, cominciò l’avventura della gestione degli allenamenti e corsi nelle palestre di Riccione e Cattolica.

Il nostro sodalizio è sempre migliorato negli anni, con crescente credibilità anche presso le Amministrazioni Comunali mettendoci a disposizione delle ottime palestre sia a Cattolica che a Riccione, per questo ringrazio ancor oggi l’allora Assessore allo Sport di Cattolica Prof. Cesarino Romani ed il suo omologo di Riccione Alessandro Casadei.