Un
sufficiente allenamento al Judo procura altresì, in chi lo pratica, uno
spirito nobile e raffinato. Il primo risultato che ne deriva è la
“morale fondamentale” e, più precisamente, uno stato d’animo elevato che
dà modo di affrontare di propria iniziativa, qualsiasi difficoltà: uno
spirito, quindi, che definiremo “dinamico”.
Inoltre, siccome il Judo
s’impernia su tecniche che richiedono l’esercizio del complesso
fisico-spirito, ciò svilupperà una forza di volontà notevole, atta a
dominare se stessi e a controllare altresì l’avversario. Un cuore forte e
risoluto, un carattere tenace e ben controllato, un giudizio rapido ed
esatto e delle facoltà di riflessione e di prudenza, saranno così man
mano raggiunti e perfezionati dalla pratica costante del Judo.
Oltre a
ciò, gli stessi movimenti espressi dal Judo consentiranno di acquistare
un notevole senso estetico, mentre l’osservanza dei continui gesti e
delle esitazioni per accedere alla verità, coltiveranno un carattere
nobile e modesto.
L’essenza stessa di questo sport e delle sue competizioni rende gli allievi appassionati e seri.
Nella
pratica del Judo viene tenuto in gran conto lo “spirito di bellezza”.
Combattere regolarmente e sportivamente, obbedire senza discussioni alle
decisioni dell’arbitro, annettere maggiore importanza al “mezzo” che al
risultato, queste sono le regole. Da queste disposizioni, lo spirito
illuminato dello sportivo esce naturalmente rafforzato.
Ma la più
convincente espressione artistica del Judo è condensata nelle sue
“Forme” o Kata, veri “modelli” di tecnica. La perfetta conoscenza ed
esecuzione di esse dà al Judo qualcosa di più dello sport puro,
facendolo diventare vera e propria arte.