Koshi – Guruma

Koshi Guruma è una tecnica di anca e appartiene al secondo gruppo del Go Kyo. Il nome di questa tecnica significa “ruota sull’anca”

Vediamo insieme come eseguire questa tecnica:

Tori fa un passo indietro col piede destro, ottenendo che Uke avanzi col sinistro e rimanga squilibrato in avanti sulla punta dei piedi.

Tori avanza con il piede destro vicino al piede destro di Uke, avvolgendo con il proprio braccio destro suo il collo, fino ad arrivare con la mano a prendere sulla spalla; indietreggia il piede sinistro, concludendo il tai sbaki, con la propria anca a contatto con il lato sinistro dell’addome di Uke.

Tori gira il corpo verso l’avanti sinistro, sollevando le anche e tirando Uke in avanti con le mani ma rimanendo con le gambe flesse. Il corpo di Uke ruota sull’anca di Tori, cadendo poi al suolo davanti a lui.

In questa tecnica è molto importante che la trazione della mano destra sia forte e continua. Inoltre l’anca e la parte destra del busto di Tori sono talmente inseriti, che almeno metà dell’anca supera il fianco destro dell’avversario (Uke).

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Ko-Uchi-Gaeshi

Si tratta di una contromossa di Ko-Uchi-Gari eseguita con l’uso prevalente delle mani. Appartiene dunque al gruppo dei Te-Waza (tecniche di braccia). Nell’esecuzione di Ko-Uchi-Gaeshi, Tori sfrutta lo squilibrio di Uke e tramite un veloce Tai-Sabaki lo proietta a terra. 

Ko-Uchi-Gaeshi necessita di ottimo tempismo, perfetta coordinazione e grande sensibilità nel percepire l’attacco di Uke.

Se è troppo difficile schivare il Kouchigari di Uke dopo che tocca il tallone destro di Tori, questa può essere una possibilità per contrastarlo.

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Uchi-Mata-Sukashi

Uchi-Mata-Sukashi si traduce letteralmente come “schivata della falciata interna” e, come si capisce dal suo nome, è un contrattacco ad Uchi-Mata. Tori deve avere un perfetto timing e scegliere il momento giusto per contrattaccare Uke con un potente movimento delle braccia.

Nell’esecuzione a destra Tori schiva la gamba falciante di Uke, poi avanzando con il piede destro e con un movimento della mano sinistra, spinge sotto all’ascella di Uke. Con il braccio destro chiude verso il basso e lo proietta sfruttando il suo squilibrio con un movimento circolare.

Nel 2000 l’azzurro Pino Maddaloni conquistò la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Sidney proprio grazie a questa proiezione.

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Kibisu-Gaeshi

Kibisu-Gaeshi si traduce come “rovesciamento con presa al tallone”.

Si tratta di una tecnica fuori dal Go-Kyo. Nella sua esecuzione Tori porta tutto il peso di Uke sul tallone, abbassandosi con il ginocchio a terra, afferra quest’ultimo con la mano e effettua una proiezione.

Per l’esecuzione di Kibisu-Gaeshi occorre una buona scelte di tempo da parte di Tori quando deve agganciare con la mano il tallone. E’ una tecnica poco spettacolare ma estremamente efficace.

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Kuchiki-Taoshi

Nella sua esecuzione Tori afferra la gamba di Uke dietro al ginocchio e allo stesso tempo spinge indietro con la mano al bavero del judogi.

La gamba destra di Tori può andare all’interno o all’esterno delle gamba di Uke dal momento che l’esecuzione di Kuchiki-Taoshi dipende dalla mano che prende il ginocchio. Infatti Tori può prendere il ginocchio anche con la mano destra tenendo la mano sinistra alla manica.

Questa tecnica, molto spettacolare ed efficace, è usata come contrattacco a Hiza-Guruma ed inoltre permette numerosi concatenamenti in preparazione e dopo l’esecuzione della stessa.

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Morote-Gari

Morote-Gari è una tecnica di braccia (te waza) in cui Tori si abbassa e afferra Uke alle gambe con entrambe le mani dietro alle ginocchia. Usando un movimento combinato delle braccia e della spalla, Tori tira a sé Uke e lo falcia provocandone la caduta all’indietro. 

Fondamentale è dunque lo squilibrio all’indietro di Uke. Morote-Gari viene spesso applicata sfruttando il ritorno di Uke dopo un’entrata parata da Tori oppure prima della presa Kumi Kata. In quest’ultimo caso Tori sfrutta “l’effetto sorpresa”. Morote-Gari è una proiezione particolarmente efficace che necessita un buon coordinamento dell’azione di Tori e un ottimo tempismo.

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Yama-Arashi

Yama-Arashi è una proiezione di grande ampiezza. Fu resa famosa dal leggendario Judoka Shiro Saigo e venne immortalata nel film di Kurosawa “Sugata Sanshiro” dedicato alla storia del Judo. Yama-Arashi è una combinazione di Harai-Goshi e di Seoi-Nage. Il bavero può essere afferrato con il pollice all’interno o sul lato esterno. Nella tecnica l’avversario viene sbilanciato rapidamente a causa del movimento e non è necessario un notevole cambiamento di posizione per agire sul suo centro di gravità.

Fronteggiandosi in posizione eretta destra, con la mano destra Tori afferra abbastanza profondamente il bavero destro dell’avversario, la mano sinistra afferra la parte inferiore della manica destra del Uke; contemporaneamente, Tori gira a destra con il corpo per portarlo sul lato corrispondente dell’avversario. Tori, con un movimento fluido, deve fermare l’avanzare naturale di Uke e tirarlo verso sé per stabilire il giusto contatto. 

Allo stesso tempo la sua gamba destra falcia, per l’intera lunghezza, quella destra dell’avversario come in Harai-Goshi. Il piede destro di Tori sfiora quello corrispondente dell’altro e le dita quasi lo agganciano.

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Sumi-Otoshi

Essa è molto simile ad Uki-Otoshi, da cui si differenzia solo per la direzione della caduta. Sumi-Otoshi è considerata la tecnica più difficile del Go Kyo.

Nella sua esecuzione classica Tori squilibria Uke indietro a destra cogliendo il tempo, mentre Uke porta il peso da un piede all’altro. Tori avanza con il sinistro e spinge Uke indietro e laterale con la mano sinistra, mentre la destra spinge verso l’alto con il gomito vicino ad Uke. In questo modo Tori porta Uke con tutto il peso sul tallone destro e lo proietta prima che appoggi il piede sinistro.

L’azione finale della mano sinistra di Tori è simile ad un colpo di frusta verso il basso. Per la buona riuscita di Sumi-Otoshi, fondamentali sono la coordinazione e l’equilibrio di Tori.

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Uki-Otoshi

Uki-Otoshi è una tecnica molto fine che necessita di un ottimo squilibrio di Uke e di una perfetta opportunità da parte di Tori.

Uke è squilibrato in avanti grazie ad un piccolo movimento indietro di Tori che esegue un Tai-Sabaki per accentuare il suo squilibrio. Le anche di Tori ruotano per imprimere forza al movimento assieme alle mani, con un movimento a cerchio. In seguito Tori chiude verso il basso con la mano sinistra mentre con la destra continua a spingere la spalla di Uke in avanti.

La proiezione è molto ampia e necessita di una perfetta coordinazione dei movimenti da parte di Tori.

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