Okuri-ashi-harai

– spazzare entrambi i piedi

Okuri-ashi-harai è classificata come tecnica di gamba (Ashi Waza) e appartiene al secondo gruppo (Dai Nikyo) del Go Kyo.
Inoltre è anche la prima tecnica del 3° gruppo (Ashi-waza) del Nage-no-kata.

Il nome di questa tecnica è composto da:

  • OKURI significa “doppio, l’uno verso l‘altro”;
  • ASHI significa “piede, gamba”;
  • HARAI significa “spazzare”.

Okuri-ashi-harai è una doppia spazzata da posizione eretta.
Per eseguire la tecnica, Tori unisce i piedi di Uke usando la pianta del suo piede che spazza, contro il collo del piede o il lato del piede che è dalla stessa parte del piede di Tori

Richiede un ottimo tempismo e si esegue principalmente sugli spostamenti laterali o in rotazione di Uke

Attenzione:

  • la spazzata è più efficace contro un avversario che si sta allontanando, così da poter assecondare il suo movimento e raccogliere i suoi piedi con la spazzata;
  • la tecnica è efficace se entrambi i piedi di Uke si staccano dal tatami.

Kuzushi (squilibrio)

Considerando la tecnica eseguita con presa destra e su spostamento laterale, nell’esecuzione le fasi del Kuzushi e dello Tsukuri sono molto ravvicinate, perciò per togliere peso ad Uke, Tori lo solleverà unendo i propri gomiti e spingendo verso l’alto.

Solo durante la spazzata Tori eserciterà due forze contrarie, date dallo spostamento, e conseguente spazzata della sua gamba sinistra verso destra, e dalla trazione delle braccia verso sinistra.

Tsukuri (adattamento)

Uke fa un passo col piede sinistro verso sinistra, allargando così la sua posizione. 

Successivamente Tori avanza col piede destro verso l’avanti-destro per avvicinarsi ad Uke e liberare dal peso la propria gamba sinistra. 

Quando Uke riavvicinerà il suo piede destro al sinistro, per recuperare la posizione naturale (Shizen-hon-tai), Tori seguirà il suo movimento con il proprio piede sinistro e la gamba tesa, accompagnando il piede destro di Uke fino a spazzargli entrambi i piedi.

Kake (proiezione)

Nella fase finale Tori, per recuperare equilibrio, ritornerà nella posizione naturale (Shizen-hon-tai) e accompagnerà Uke nella caduta. 
Il risultato è una proiezione di notevole ampiezza.


Nage-no-kata

Rimane una tecnica molto spettacolare anche in competizione, grazie all’immediatezza della caduta di Uke.

Bibliografia: