Tani Otoshi (caduta nella valle) è la seconda tecnica del quarto kyo.
Opportunità: Uke posizionato all’indietro sui talloni
Kuzushi: Dopo un tentativo di squilibrio in avanti da parte di tori, uke reagisce spostando all’indietro sui talloni il proprio peso.
Tsukuri e Kake: Tori controlla, si posiziona lateralmente a destra di uke spostando la direzione dello squilibrio all’indietro e facendo scivolare la propria gamba sinistra come sbarramento dietro i talloni di uke, quindi si lancia a terra sul proprio fianco sinistro (in Yoko sutemi) provocandone la caduta.
Tani Otoshi si presta molto e viene spesso utilizzata per kaeshi waza
Yoko Otoshi è la terza tecnica del terzo gruppo del Go Kyo
ConKumi-Kata destre, tori cerca di squilibrare Uke a sinistra spostando il proprio piede destro verso destra, di conseguenza Uke nel tentativo di recuperare l’equilibrio sposterà il proprio peso dalla gamba sinistra alla gamba destra.
Sfruttando questo movimento,Tori romperà l’equilibrio verso destra ed avanzando il piede sinistro a fianco della caviglia destra diUke si lascerà cadere sul fianco sinistro tirandolo continuamente a sinistra con entrambe le mani e facendolo cadere alla propria sinistra col corpo pressoché parallelo al proprio
Uchi-mata-makikomi (Avvolgimento con falciata interna della gamba)
Harai-makikomi (Avvolgimento spazzando)
Ko-uchi-makikomi (Piccolo avvolgimento nterno)
Kani-basami (tecnica proibita in gara)
Kawazu-gake (tecnica proibita in gara)
Le tecniche di Yoko-sutemi-waza rientrano nel gruppo dei Sutemi-waza; sono dette anche tecniche di sacrificio perché tori per eseguirle deve sacrificare il proprio equilibrio e col proprio corpo prendere appoggio a terra per proiettare uke; in questo caso terminando l’azione appoggiato o in ponte, sul proprio fianco. Da qui la denominazione “Tecniche di sacrificio”
Nel tempo molte proiezioni hanno modificato la loro forma originale inserendo la dinamica dei Makikomi per dare maggiore incisività alla tecnica. Proiettare in Makikomi è esteso, in particolare dagli agonisti, a molte tecniche di lancio, dove Tori controllando Uke e tenendolo vicino, ruota andando a terra aiutandosi con il peso del corpo.
In merito alla loro classificazione ci sono diversi atteggiamenti; Molti insegnanti sostengono che vi sia una classificazione comprendente solo i Makikomi. In Giappone c’erano discordanze tra le scuole, alcune li inserirono in un gruppo a sè, altre li collocarono nei Te-Waza, ma già nel 1° Go-Kyo del 1895 il M° Jigoro Kano aveva inserito Soto-Makikomi tra gli Yoko-Sutemi-Waza; poi tutte le scuole hanno concordato per la loro collocazione in questo gruppo.
MAKI = AVVOLGIMENTO A SPIRALE VERSO IL BASSO KOMI = CONTRO DI SE, DA SOTTO Caratteristica della tecnica
FORTE CONTATTO TRA TORI E UKE
AVVOLGERE A SPIRALE
USO DELLA MASSA CORPOREA PER TRASCINARE A TERRA
Come si può notare anche dal filmato seguente, le tecniche di makikomi sono comprese in questo gruppo.
Nel filmato che segue vengono riproposti lanci di Yoko-sutemi-waza eseguiti con diverse opportunità. Viene inoltre messo in risalto che a volte basta cambiare direzione di lancio e seppur con adattamenti simili, la tecnica cambia il proprio nome.